Persone aggressive: chi non ne conosce alzi la mano…
E’ inevitabile: prima o poi nella nostra vita ci capita di avere a che fare con persone aggressive.
Può essere aggressivo il capo, il collega, il partner, il figlio, il genitore e chiunque altro incrociamo durante la nostra vita.
Le aggressioni nascono durante un conflitto, quando una persona sente il bisogno di proteggere i propri interessi o avverte la necessità di lottare per ottenere qualcosa, spesso a scapito degli altri.
Quindi cerchiamo di essere chiari: l’aggressività che subiamo è qualcosa che ci procura un grosso danno. Ci fa male a livello intimo ed emozionale. Ed ha un atteggiamento manipolatorio, ma di questo ne abbiamo parlato qui.
Spesso chi ci aggredisce lo fa in maniera tale da farci sentire in colpa, da farci pesare errori inesistenti…Come si riconosce una persona aggressiva? Semplice:
Possiamo evitare queste persone? Purtroppo no, non possiamo perché fanno parte della vita di ognuno di noi.
Quindi abbiamo bisogno di trovare un solido equilibrio tra assertività ed empatia per trattare con loro.
Vediamo quindi in 5 passi come padroneggiare l’arte di trattare con l’aggressività.
Combattere il fuoco con il fuoco sarà solo peggiorare le cose e stimolare l’aggressività dell’altra persona. Alcuni consigli per mantenere la calma, anche quando ci si sente come si sta scoppiando con rabbia:
Fai un respiro profondo.
Arrivare fino a prendere un bicchiere d’acqua o telefono. Facendo qualcos’altro diffonde la tensione che sta costruendo in questo momento.
Pensate a quanto vi pentirete le cose che si potrebbero dire per rabbia.
Se qualcuno è aggressivo con noi, perché non dirlo?
Non ha senso andare avanti con la conversazione come se nulla fosse. E allora perché non sottolineare alla persone che si sta comportando in modo aggressivo?
Certo non è facile, ma se riuscissimo a non alzare noi il livello dello scontro, sarebbe più semplice.
Evitiamo un tono aggressivo – ma anche un tono troppo dolce, il cui unico effetto sarebbe di far arrabbiare ancora di più l’altra persona – e proviamo a dire qualcosa tipo: “non c’è bisogno di tutto questo stress. Possiamo parlarne con più calma?”. Oppure “Possiamo provare – noi possiamo, non tu puoi – ad abbassare un po’ la voce?”. O ancora ” Posso dire qualcosa che credo si importante?”:
Seguire questa fase iniziale, aiuterà, molto probabilmente, la persona aggressiva a leggere la sua emozione e ad essere più consapevole di ciò che sta facendo.
Perché non provare a metterci nei panni dell’altra persona e a cercare di capire del ragioni per cui lui/lei è così aggressiva? Come abbiamo accennato in precedenza, l’aggressività è una reazione naturale che mira a proteggere o di rivendicare qualcosa. Proviamo a prendere in considerazione: che cos’ha l’altra persona da perdere in questa situazione? Cosa sta rivendicando? Tempo, denaro, amici e la famiglia, stato relazionale, reputazione, ecc.
Come vi sentireste se foste voi in quella situazione?
Naturalmente questo non risolve nulla, ma magari ci fornisce una chiave di lettura nuova. Perché no?
Comprendere la posizione dell’altra persona non significa assolutamente che permetterò che sia aggressiva con me!
Tenere la voce bassa – o normale – e costante, guardare la persona negli occhi: questo mostrerà un’apertura e non stimolerà l’altra persona a cercare di parlare più forte di te. Quando urliamo, normalmente la gara è a chi urla di più: se io parlo voce normale, l’altro sarà portato a farlo in qualche minuto.
Naturalmente è importante tenere la propria posizione e non permettere all’altra persona di monopolizzare la discussione. Ma non sovrapponiamo le voci: non c’è niente di più aggressivo di due voci che parlano una sull’altra. Chiediamo alla persona in tono normale: “poso parlare senza che tu mi interrompa?”. Il concetto banale è
io ti rispetto e vorrei essere rispettato
A questo punto, se il livello di aggressività anziché diminuire, comincia ad aumentare, allora bisogna puntare i piedi e anche rifiutarsi di proseguire – a volte, tante volte, è molto meglio rimandare discussioni piuttosto che affrontarle nel momento di tempesta emotiva.
Quando siamo preda delle emozioni, con estrema semplicità perdiamo il focus dell’argomento di cui stiamo parlando. Questo è normale: quando siamo su di giri è difficile tenere la mente a freno!
Allora cerchiamo di “stare sul pezzo” e di non divagare. Se ci accorgiamo che ci stiamo allontanando dalla questione centrale, proviamo a ridefinire il focus rimettendo fuoco la questione iniziale.
Questo aiuta a ridimensionare la portata di ciò che si sta dicendo, e soprattutto permette di stare “sul fatto” anziché entrare in argomenti che non c’entrano nulla…
Certo tutto questo non è facile, ma considerando quanto male ci fa l’aggressività delle persone, perché non provare?
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